La demenza, secondo l’etimologia del termine, indica la perdita di funzionalità della mente, solitamente causata da processi degenerativi delle cellule cerebrali; tale situazione si verifica soprattutto nell’anziano e dipende dall’invecchiamento.
Esistono differenti tipi di demenza, che sono:
– demenza senile;
– demenza vascolare;
– Morbo di Alzheimer;
– Morbo di Parkinson.
Quali sono le caratteristiche della demenza
La caratteristica principale di tutte le forme di demenza è rappresentata dalla riduzione irreversibile di tutte le facoltà intellettive della persona, che progressivamente coinvolge anche la sfera fisica con manifestazioni a carico di vari organi.
Solitamente si tratta di un disturbo primario che non deriva da nessuno stato morboso pre-esistente; soltanto in alcuni casi insorge come conseguenza di patologie neurologiche, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) oppure di malattie infettive.
La causa più comune di questo disturbo è rappresentata dalla morte dei neuroni encefalici oppure dall’insorgenza di un’incapacità di comunicazione intercellulare. In molti casi è stata rilevata la presenza di aggregati proteici a livello dei neuroni mal funzionanti.
Come affrontare la demenza degli anziani
La vita con un anziano affetto da demenza presuppone notevoli cambiamenti in ambito domestico, per ottimizzare gli spazi e le risorse.
Spesso diventa necessario utilizzare dispositivi di supporto in grado di facilitare i movimenti del malato e modificare l’arredamento, eliminando tappeti ed altri potenziali pericoli per la deambulazione.
L’anziano affetto da demenza teme i cambiamenti, pertanto sarebbe buona norma offrirgli ambientazioni riconoscibili e di facile memorizzazione.
Anche le persone che si prendono cura di lui dovrebbero essere sempre le stesse, per diminuire al massimo gli stress emotivi, estremamente dannosi per la fragile psiche del malato.
L’attività fisica si rivela di estrema importanza poiché consente all’anziano di potenziare il tono muscolare e la coordinazione dei movimenti ed anche di migliorare la qualità del riposo notturno.
Dal punto di vista dei rapporti interpersonali, il paziente necessità di molta pazienza ed attenzione in quanto tutte le sue facoltà psicologiche risultano deteriorate; pertanto è necessario rivolgersi a lui con estrema calma, utilizzando un tono di voce pacato e distanziando bene le parole, senza mai pretendere risposte immediate.
Anche la gestualità riveste un ruolo decisivo in quanto aiuta il malato a comprendere meglio i concetti; è molto importante riuscire a stabilire una corrispondenza psicologica, anche se apparentemente sembra impossibile.
Il “caregiver” che assiste il paziente affetto da demenza deve tenere ben presente alcuni aspetti caratteristici, che sono:
– amnesia
il malato incomincia a non ricordare fatti avvenuti di recente, mentre mostra una maggiore abilità verso eventi passati;
– deficit di ragionamento
il paziente trova particolarmente difficile effettuare nessi logici anche molto semplici;
– difficoltà di concentrazione
l’anziano non è in grado di concentrarsi su nessuna attività e tende a distrarsi continuamente;
– sbalzi d’umore
l’ammalato cambia personalità, passando da momenti di euforia a fasi di ingiustificata depressione;
– difficoltà di linguaggio
il paziente mostra un eloquio sempre più confuso ed incomprensibile, non termina le conversazioni, tende a ripetersi ossessivamente;
– disorientamento
gli anziani affetti da demenza di solito non riescono ad orientarsi nello spazio (perdono la strada di casa) e nel tempo (non sanno che giorno è).
Chi assiste un anziano affetto da demenza deve prendersi pause di riposo per evitare di esaurire le proprie risorse psico-fisiche.