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Anziani con problemi di pressione a 80 anni, cause e rimedi

La pressione alta o ipertensione è una problematica comune negli anziani, soprattutto in quelli che hanno un’età superiore agli 80 anni. Quelle a essere maggiormente colpite sono le donne.
Si tratta di un disturbo collegato all’invecchiamento, che porta le grandi arterie a irrigidirsi e quelle piccole a ostruirsi parzialmente, impedendo il corretto passaggio del sangue che spinge il cuore a lavorare di più e di conseguenza a un aumento della pressione.

I sintomi dell’ipertensione sono rappresentati da mal di testa, vertigini, acufeni e alterazioni visive. Appena si manifestano è bene misurare la pressione e rivolgersi a un medico per valutare le cause e intervenire con una terapia su misura.

 

Quali valori dovrebbe avere la pressione?

È importante notare che la pressione arteriosa tende a cambiare nel corso negli anni. Tra i 40 e 60 anni, i parametri ritenuti ottimali sono al di sotto di 130 mmHg per la sistolica e di 85 mmHg per la diastolica. Superati gli 80 anni la pressione massima dovrebbe essere compresa tra 140/160 mmHg e per la minima tra 70/80 mmHg.

In ogni caso, i valori ripetuti normali per un soggetto dipendono dalle condizioni di salute della persona e devono essere valutati dal medico.

 

 

Qual è la pressione ottimale per una persona di 80 anni?

La pressione arteriosa negli anziani deve essere tenuta sempre sotto controllo, valori troppo alti comportano un aumento dei rischi cardiovascolari, ma anche quelli bassi possono determinare problemi.

La soluzione migliore è quella di normalizzarla tramite il ricorso a farmaci, facendo movimento e curando l’alimentazione. La pressione ottimale di un soggetto di 80 anni è strettamente correlata alla presenza di patologie, in ogni caso quella sistolica deve essere mantenuta su valori inferiori a 150 mmHg.

 

Consigli pratici per avere un livello adeguato di pressione

Per contrastare l’ipertensione, è indispensabile cambiare stile di vita, eliminando il fumo e cercando di far attività fisica costante, anche una semplice passeggiata ogni giorno può contribuire a tenere a bada la pressione. A tal fine, il vademecum da tenere a tavola, comprende le seguenti regole:

Abolizione del sale, che può essere sostituito da erbe aromatiche e spezie per insaporire le pietanze;

Limitare il consumo di alimenti preconfezionati, come dadi, brodo granulare, salse, insaccati, formaggi stagionati e snack. Leggere sempre bene l’etichetta e scegliere prodotti a basso contenuto di sodio;

Evitare di bere caffè ed alcolici: in quanto, soprattutto questi ultimi comportano un innalzamento dei livelli di trigliceridi e di conseguenza un aumento dei valori pressori;

Ridurre l’apporto di grassi: in particolare di quelli saturi che sono la causa del colesterolo e della formazione di placche lungo le pareti dei vasi, che impediscono al sangue di scorrere senza intoppi, portando a un incremento della pressione;

Mangiare molta frutta e verdura: alimenti che combattono i radicali liberi e rallentano i processi di invecchiamento cellulare e il sorgere di varie patologie;

Consumare cibi ad alto contenuto di potassio.

In conclusione, negli anziani con problemi di pressione a 80 anni bisogna monitorare costantemente i valori e aiutarli tramite un regime alimentare sano a tenerla sotto controllo; naturalmente, è consigliabile farli seguire da un medico per valutare il quadro di salute generale e prevenire problemi cardiovascolari importanti.

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