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Problemi di pressione a 90 anni, consigli

In Europa attualmente sono presenti circa 27 milioni di persone con più di 80 anni di età, e nel 70% dei casi soffrono di problemi di pressione, nello specifico di ipertensione arteriosa. Tuttavia i valori ideali della pressione sanguigna cambiano molto a seconda dell’età. Recenti studi indicano che per i soggetti novantenni la pressione alta non è sempre un fattore di rischio per la salute, anzi, in molti casi potrebbe addirittura migliorare le prospettiva di vita in termini di sopravvivenza.
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Perché è importante tenere monitorata la pressione?

La pressione arteriosa è la forza con cui il muscolo cardiaco pompa il sangue nelle arterie. Per ogni fascia di età sono indicati determinati valori di riferimento, e quando vengono superati si parla di pressione alta o ipertensione; se si scende sotto i parametri minimi si parla di pressione bassa o ipotensione.
Tenere monitorata la pressione è importante per prevenire gravi problemi di salute.
L’ipertensione, ad esempio, provoca un ispessimento dei vasi sanguigni e il loro relativo restringimento. Tale circostanza danneggia i reni, che emettono renina causando ritenzione di fluido e sale: il risultato è un aumento della pressione arteriosa. Si tratta dunque di un pericoloso circolo vizioso, infatti i soggetti che soffrono di malattie renali hanno fino a 20 volte più possibilità di essere colpiti da infarto.

Viceversa, la pressione bassa nei novantenni può causare gravi problemi come:

    • emorragie interne: a causa di una diminuzione del sangue nelle arterie;
    • carenza di ossigeno a livello di cervello e cuore;
    • vasodilatazione eccessiva: a causa dell’assunzione di farmaci, di lesioni cerebrali, avvelenamento o insufficienza epatica;
    • aritmia, shock da infarto ed embolia polmonare.

Inoltre la pressione bassa può provocare capogiri, con cadute che causano fratture ossee a volte fatali. Ipertensione e ipotensione possono essere ugualmente pericolose; per tale ragione è consigliabile tenere un diario della pressione.

 

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Quali sono i valori ideali per una persona anziana?

Non c’è un livello di pressione ottimale che vale per tutti. Ad esempio, gli ultraottantenni hanno determinati valori di riferimento.

Se per gli adulti i valori normali sono 115-140 mmHG, negli over 80 si può arrivare a una massima di 160 mmHG, specialmente se sono soggetti fisicamente fragili. Una ricerca pubblicata sul Journal of American Geriatric Society sostiene che una pressione di 165/85 mmHG migliora le condizioni cerebrali del soggetto.

Per tale ragione non si possono applicare le stesse terapie valide per un soggetto di 65 anni. Se un novantenne soffre di ipertensione arteriosa, dunque, è consigliabile evitare trattamenti antipertensivi aggressivi, specialmente se la sua storia medica presenta precedenti malattie cardiovascolari. Dunque è sempre bene consultare il medico curante, che saprà consigliare il paziente tenendo conto della salute del soggetto e della sua storia clinica.

 

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Consigli per una buona pressione

In base alle informazioni mediche più recenti, possiamo stilare una lista di cinque consigli per conservare una buona pressione arteriosa nei soggetti novantenni:

1) Effettuare esercizi aerobici. Se l’anziano soffre di ipertensione, gli esercizi aerobici effettuati sotto la costante supervisione di un esperto possono ridurre la pressione sistolica del 3,9% e quella diastolica del 4,5%. In sostanza possono avere gli stessi effetti benefici di un farmaco contro l’ipertensione.

2) Limitare zuccheri e carboidrati. Gli studi in materia sostengono che la riduzione dei carboidrati raffinati riduce il peso corporeo e abbassa la pressione sanguigna. Inoltre una dieta povera di carboidrati è più efficace di una povera di grassi, in termini di riduzione della pressione sanguigna. Ovviamente la dieta deve essere sempre accompagnata al movimento.

3) Limitare la quantità di alcool. Molti studi infatti hanno dimostrato una relazione diretta tra la pressione sanguigna e l’assunzione di alcoolici, a qualsiasi età.

4) Evitare il fumo. Il fumo alza non solo la pressione sanguigna nel breve termine ma nel lungo periodo provoca danni ai vasi arteriosi.

5) Monitorare sempre la pressione sanguigna. Nei soggetti ultraottantenni deve essere una costante per prevenire danni che in quella fascia anagrafica possono essere fatali.

Quello che si evince dallo studio del problema della pressione negli anziani novantenni è che non c’è una pressione perfetta.

Ognuno ha la sua storia e le sue condizioni generali di salute. I traguardi raggiunti dalla scienza ci permettono ormai di distinguere tra l’età anagrafica e l’età biologica.
Quello che possiamo fare è prenderci cura delle persone anziane, osservarle, facendo caso sia alla pressione arteriosa sia alle loro condizioni di salute generali.
Una persona di novant’anni ha ottime aspettative di vita, se viene monitorata costantemente e conduce una vita sana e attiva.

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